Il Desiderio (e/è il) Politico – o dell’Uomo Solo Conferenza diElia R.G. Pusterla
Mercoledì 21 maggio 2025 Biblioteca Salita dei Frati, Lugano, ore 18.30
Quale rapporto, se ve n’è uno, tra Desiderio e Politico? Proviamo a sviluppare un tentativo di risposta—della cui urgenza contemporanea è auspicabile cogliere la portata—indagando la possibilità dell’archē in rapporto all’impossibilità dell’anarchē. In questo perimetro logico si staglia, quale riflesso della questione iniziale, l’enigma ontologico dell’essere dell’uomo e della sua identità, in particolare nella figura fondazionale dell’Uomo Solo, di cui l’Uomo dalla Campagna di Franz Kafka rappresenta un’epitome. Quale Desiderio muove il soggetto, dapprima verso la porta, e lo agita in seguito nel suo sostare dinanzi ad essa, in un agonale travaglio per l’accesso alla Polis? Il rapporto tra tale Desiderio e l’essere Politico ci appare consustanziale nell’espressione di una responsività ontologica dell’uomo in quanto separato, distante, alieno, straniero, solo. Partendo dall’etimologia di Desiderio—e assumendola come dato metodologicamente fecondo ma tuttora inesplorato—l’indagine sviluppa una linea argomentativa che, muovendo dalla matrice hegeliana dell’Ultimo Uomo di Francis Fukuyama, giunge a una rilettura decostruzionista della sua solitudine, attraverso una reinterpretazione della politica aristotelica e dell’ambiguità polisemica del suo motore: il Desiderio. In tal senso, si mette in evidenza, nel prefisso de-, la centralità ontologica della différance che, nel de-siderio, rivela una malcelata volontà di potenza archica di allucinata individualità politica.